la festa della mamma

Ore 5,35 di una domenica speciale, oggi è la festa della mamma.
Perché mi sono già svegliata?
Ieri è stata dura in cucina e forse sarebbe stato il caso di dormire un'altro po per ricaricare le forze, che giornata strana quella di ieri sembrava non volesse finire mai e invece è già domenica, com'è strano il tempo quando sembra incatenarsi ad un attimo e poi è già domani.
Per le mamme il tempo è più pragmatico, non scandisce le ore semplici dell'orologio come si vedono lì a segnare che il giorno scorre, no per le madri il ritmo è diverso, è il ritmo dei gesti d'amore, è lo svolgersi di un filo lunghissimo che tesse la più bella tela che si possa ricamare. 
È lì sono incastonate, punto dopo punto, le attese più lunghe, le aspettative più alte, i desideri esauditi, ogni lacrima e sorriso che si raccoglie e tutti gli abbracci e baci dati e ricevuti ma non vedrai mai appuntate le delusioni e i dispiaceri, quelli sono conservati in un altro luogo, il dimenticatoio, è quel posto nascosto nel cuore dove si raccolgono, ammassate alla rinfusa, tutti quei gesti e le parole che fanno male alle mamme e che saranno lì accantonate per sempre in attesa di essere dimenticate. 
Una giovane madre una volta disse che quando nasce un figlio nasce anche una madre, è vero, tra il prima e il dopo una nascita non esiste più la vita come era stata vissuta ma solo un futuro come sarà vissuto ed è quello l'attimo in cui scocca una scintilla (scocca, quanto mi piace questa parola) che infiamma il cuore ed è giunto il momento dell'avventura più bella del mondo "La maternità". 

Maternità

E ogni lacrima che si affaccia riottosa alle ciglia 
Vuol’ essere un po’ l'ombra dell'anima che soffre
Vuol’ essere testimone silenziosa 
di ombre tremolanti che passano 
negli occhi stanchi di chi pensa di aver visto tutto.
Ma poi 
Improvvisa
Esplode immensa la luce
 Di mille candele che bruciano 
Vivide, proiettano non più ombre minacciose
 Ma speranza splendida che brilla
 Danzando tra le mille fiammelle
 Riflesse negli occhi 
Ormai non più umidi ma accesi
 Da una nuova vita che vuol’ essere 
Testimone silenziosa di una vita nuova.
 Lei è lì 
Immobile che ASPETTA
Tra le braccia forti 
 Di un abbraccio SPEZZATO
 Di portarti con sé 
Nel nuovo cammino di luce
 Lei, la SPERANZA.

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