un ricordo improvviso, una foto e tanta nostalgia.

Oggi pomeriggio, mentre stavo riponendo delle coperte di lana che avevo lavato approfittando del sole dei giorni scorsi, mi sono imbattuta in un bellissimo album di Alcantara che faceva capolino dall'anta dell'armadio, non era nel posto giusto ho pensato, come se ci fosse un mobile prestabilito per gli album, non lo ricordavo e così invece di continuare con la tediosa manzione casalinga ho sfilato il grande libro rosa sfumato, che  quasi sfocia nel lilla, dal suo alloggio sbagliato per distrarmi dal noioso ruolo muliebre.
È risultato morbido al tatto come bello agli occhi, ed era come uno scrigno prezioso di vecchia memoria perduto e poi ritrovato per caso, un portale che si è spalancato indietro nel tempo per rivelare sorrisi felici e attese speranzose, e lì, tra le gioie passate e vissute, le grandi assenze, quelle che fanno lacrimare l'anima e tremare il cuore con sussulti dolorosi, quelle che mai avresti voluto ammettere nella tua vita.
Quanta nostalgia nello sfogliare quest'album, quanti ricordi si sono affollati insieme nella mente con un urgenza incalzante e travolgendosi quasi per paura di non riuscire a riaffiorare in tempo, come se mai avessi potuto dimenticarli senza riaccarezzarne la melanconica presenza, e lì tra le immagini più belle, fermate dalla professionalità di un bravo fotografo, le tracce di una lontana giovinezza ora trascurata dall'incedere del tempo che l'ha sciupata e strattonata portandola via ad una famiglia intera infierendo, con malizia e accanimento, sugli sguardi e sugli occhi che ora mancano di quella luce brillante che attraversa i fotogrammi fissati sulla lucida carta.
Quanto tempo è passato dal fermo immagine di quelle foto patinate e conservate tra le veline di carta speciale, sembra quasi che sia volato da allora aprendo ali molto ampie per portarci in un lontano presente che ci ha travolto impetuoso, ma poi indugi in quei volti sereni e pacati che ora mancano all'appello degli affetti e ti sembra che il dono più bello sia aver vissuto e continuare a farlo, ti senti così più indulgente con le rughe che segnano il volto e l'anima, con il corpo che si accomoda allo scorrere del tempo e sei consapevole di esserci e di voler ricordare.
Ciao papà. 

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