un nuovo menu'

Un temporary store per combattere la malasorte che ci vede di nuovo chiusi in attesa che il Covid lasci libere le nostre vite. 
UN nuovo brand nato per reinventare un lavoro che vede una famiglia, impegnata da cento anni nella ristorazione, combattere un'ennesima battaglia, sperando che il futuro torni a brillare sereno vi condivido una storia di fatta di cibo, quello buono. 
Immaginate di guardare dall’alto, come in un sogno, le montagne che ci circondano e che attraversano le costiere Sorrentina ed Amalfitana. Sto parlando dei Monti Lattari, già nel nome di queste rigogliose montagne si nasconde un’antica nenia portata dalle dolci parole delle nutrici che coccolavano i pargoli e i neonati.
Mai definizione può essere più attenta rivelòatrice dei dettagli  di vita quotidiana che si perde nel tempo e nella memoria delle cose e delle persone. Alle pendici di questi monti si accoccolano paesi e città che con le loro storie, antiche e moderne, hanno dato vita ad una cultura che spazia da quella letteraria a quella popolare. La gioia per il cibo trasforma i prodotti nati in questi monti in una pietanza dal sapore, oltre che Meditteraneo, antico e pieno di profumi legati alla tradizione e agli abbinamenti voluti da mani esperte. Essa nasce per amore, quello diffuso nelle cucine e che attraverso i secoli arriva fino a noi.
Il nome di questo piatto deriva dalla provenienza dei prodotti che giungono dalla catena dei monti Lattari che circondano in un abbraccio i luoghi della mia vita e che donano ai prodotti in essi coltivati un sapore che sa di passione, sole e mare.
Uno dei principali ingredienti è il provolone del Monaco, certo un nome particolare per un formaggio ma nasconde una storia che vi racconto.
Questo particolare provolone nasce ad Agerola, paese situato nel cuore dei monti Lattari, il latte che viene usato per confezionarlo è prodotto da una sola specie di mucche che appunto si chiamano Ageroline.
Essendo un particolare tipo di animali, meno grandi dei propri simili, il loro latte è prodotto in minor quantità e quindi più pregiato, infatti non sono molti gli esemplari di questa particolare razza che per anni è stata sottovalutata, oggi, essendo stato premiato il prodotto con un riconoscimento DOP, le mucche di questa specie sono molto coccolate.
Il nome che accompagna questo particolare tipo di formaggio è legato all’abbigliamento dei pastori di Agerola che indossavano ampi mantelli quando d’inverno scendevano attraverso i sentieri innevati per andare nei mercati a valle, essendo bardati con queste immense palandrane spesso venivano indicati come monaci e da quì il nome del provolone.

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