il cibo per il natale

Ore 20,22, "ferma la macchina davanti al 365!!".
Mio marito mi lascia velocemente sul viale Europa, da stamattina non mi contraddice mai, strano, sarà perché sa che sto riprendendo il cortisone? 
Scendo al volo, mi infilo nel supermercato, prendo un carrello, rotto, e sempre al volo,  lo riempio con patate, farina, lievito, zucchero, burro e olio di semi.
Corro a casa, la busta pesa e la schiena mi fa male, perché non ho messo il Busto?
Forse perché dovevo muovermi più in fretta oggi pomeriggio, dovevo ritirare gli Orologos, andare alla messa in suffragio per papà e correre a conoscere quello splendore di Lorenzo nato il 4 dicembre alle 2 meno un quarto del pomeriggio con sessant'anni di differenza dal nonno. Ma le zeppole dell'Immacolata le dovevo fare, è la tradizione, è la devozione, è nella natura delle cose di casa, è un obbligo naturale al quale non posso sottrarmi, è compito mio ora portare a termine la missione, ma le uova?
Non ho preso le uova.
"Mamma mi ridai la ricetta delle zeppole dell'immacolata, la mezza porzione pero', siamo soli noi, dimmelo piano piano, ma quante uova ci voglio nell'impasto, io nel frigo ne ho solo 4".
E quattro sono per la ricetta, e vaiii, la mezza porzione vuole solo 4 uova, meno male, mi sembra che fosse destino che io facessi le zeppole e allora lesso le patate mentre in forno si stanno cuocendo le verdure che sono parte della cena.
La piastra sul gas si sta riscaldando per arrostire le costolette di maiale e nel frattempo ripenso al nuovo arrivato, un maschoiotto di 3 750 grammi che è ancora corrucciato, quasi offeso per aver anticipato la nascita di qualche giorno, lui stava tanto bene lì, mo che è questo mondo strano?
Ha ragione Lorenzo, stavamo  aspettando proprio lui?
Comunque sia stasera le zeppole ci sono state, tra il dire e il fare è meglio stare zitti, e io zitta zitta mi metto e impasto e penso, penso e mentre le mani lavorano e mescolano tutti gli ingredienti io penso e là, dentro il morbido miscuglio di patate e farina, con le 4 uova e tutto il resto, ci sono tanti, ma tanti pensieri, si sono stemperati con il burro, amalgamati con lo zucchero, spalmati nelle uova ed ora sono felice, con tanto mal di schiena ma soddisfatta che nonostante tutto ci siano state le mie zeppole, le nostre zeppole, quelle della tradizione delle nonne antiche che mi hanno lasciato questa ricetta ma sopratutto l'antico sapere dell'impasto magico della vigilia che ha avuto il potere di farmi dimenticare in che  modo matto stiamo vivendo, ma ora lo so Passera'.
Auguri di buona Immacolata, benvenute feste natalizie, ma soprattutto benvenuto caro Lorenzo.

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